CHANSON DE MAI
(Canto dei trovieri, attr. san Luigi IX di Francia, sec. XIII)
L'autre hier m'apparait le mois de mai
regis aeterni munere;
et par un matin je me levais
mundum proponens fugere.
En un plaisant pré m'enoutrais
psalmos intendens psallere:
la Mère à Dieu vint me trouver,
jam lucis orto sidere.
Mère de Dieu vrai, sans reproche,
fons pietatis maximae,
de Celui m'envoyez confort
salutem praestans animae;
gardez-moi dans les mêmes infames,
qui me tentant saepissirne;
Paradis montre à la mort,
rerum Creator optime.
L’altro ieri mi apparve il mese di maggio, dono del re eterno; e
nel mattino io mi levai e volli fuggire il mondo. Mi inoltrai per
un prato fiorito perché salmi volevo cantare; e quando la stella
della luce già era alta , mi venne incontro la Madre di Dio. O
madre senza macchia del Dio vero, fonte della pietà più alta,
dammi il conforto di Colui che dà salvezza all'anima; tienimi
lontano dall'infamia che da ogni parte mi assalta. Mostrami,
nell'ora della morte, il Paradiso, o Creatore di tutte le cose.
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